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Il magnate dell'acciaio russo bacchetta Putin

Vladimir Potanin, il più importante imprenditore del settore metallurgico russo, avverte Putin: non torniamo nel 1917

Il magnate dell'acciaio russo bacchetta Putin

Redazione

Vladimir Potanin, presidente del colosso dei metalli Norilsk Nickel e considerato l'uomo d'affari più ricco della Russia, con un post su Telegram, ha messo in guardia il Cremlino contro la confisca dei beni delle società fuggite dopo l'invasione dell'Ucraina, sottolineando che una simile mossa riporterebbe il Paese ai tempi della Rivoluzione d'ottobre del 1917.

Questo quanto riportato dalla CNN: "In primo luogo, ci porterebbe indietro di cento anni, al 1917, e le conseguenze di un tale passo sarebbe la sfiducia globale nei confronti della Russia da parte degli investitori, che si farebbe sentire per molti decenni".

"In secondo luogo" Posegue Potanin "la decisione di molte aziende di sospendere le attività in Russia è di natura emotiva e potrebbe essere stata presa a causa di pressioni senza precedenti su di loro da parte dell'opinione pubblica all'estero. Quindi molto probabilmente torneranno. E personalmente, manterrei una tale opportunità per loro".

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