Serbia: si all'Europa ed amicizia con Mosca
Il presidente serbo Vucic rivendica la politica di equidistanza sulla crisi ucraina

Redazione
Il presidente serbo Aleksandar Vucic, parlando in serata a Leskovac davanti a 7mila persone, nel suo primo comizio elettorale in vista delle parlamentari e presidenziali del 3 aprile prossimo, ha sottolineato la validità della sua politica grazie alla quale il Paese balcanico è sulla strada verso l'integrazione europea, ma non è nella cosidetta lista nera del Cremlino. "Siamo riusciti a condurre una politica che è molto difficile portare avanti", ha detto Vucic con riferimento alla drammatica situazione legata al conflitto in Ucraina. Il presidente serbo ha proseguito: "si parla di nuovo dell'utilizzo delle armi nucleari. L'appello a tutti voi è di pensare prima di tutto a noi. Certo, abbiamo delle simpatie, ma è importante che amiamo il nostro Paese, e che lavoriamo per mantenere pace e stabilità".
La Serbia, pur condannando l'intervento russo in Ucraina, si rifiuta di aderire alle sanzioni contro Mosca invocando i suoi interessi nazionali, legati in primo luogo alle forniture energetiche e all'appoggio ricevuto dalla Russia sulla questione del Kosovo.