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LA PREMIATA DITTA ROCCA E GUALTIERI. (PESSIMO) INIZIO ALL'INSEGNA DEL TERMOVALORIZZATORE

Finte divergenze e convergenze parallele sull'inceneritore di Roma
Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ed il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri
Francesco Rocca e Roberto Gualtieri

Francesco Rocca ha dichiarato che incontrerà il sindaco di Roma Gualtieri “indicativamente tra la fine di questa settimana, forse venerdì, e l'inizio della prossima. Stiamo incrociando le agende”. Oggetto dell'incontro la questione rifiuti e termovalorizzatore.

Cambia la strategia, già altalenante e ballonzolante, di regione Lazio.


La gestione Zingaretti, anche se teoricamente contraria all'ipotesi di nuovi termovalorizzatori, motivata con ampia divinizzazione della cosiddetta economia circolare, si è chiusa con notevoli aperture. Zingaretti dichiarò, il 12 maggio del 2022: “sposo questa iniziativa per un motivo semplice: perché sono nove anni, da quando sono presidente della Regione, che dico a qualsiasi sindaco ci sia stato che, chiusa la discarica di Malagrotta, bisogna che Roma si doti di impianti”. Posizione questa che portò l'allora assessore del movimento cinque stelle, Lombardi, a precisare: “la vera scelta radicale però non può essere l’inceneritore, che è una pseudo-soluzione, nata già obsoleta rispetto alle nuove tecnologie e agli impianti di economia circolare che le stesse norme Ue ci suggeriscono. La vera scelta radicale è invece cambiare paradigma, passando dall’inceneritore agli impianti di economia circolare e dal vecchio concetto di ‘rifiuto’ a quello di ‘materiale post consumo’ da cui ricavare materie prime preziose che oggi scarseggiano”.


Insomma, una regione Lazio a due teste: da un lato il presidente che “copre” l'inversione di rotta di Roberto Gualtieri, il quale, ribadiamolo, in campagna elettorale dichiarò: “Roma non ha bisogno di termovalorizzatori”, dall'altro la fazione ambientalista che rimaneva fedele alla raccolta differenziata come elemento centrale per la soluzione della questione rifiuti.

Con Rocca e la sua nuova amministrazione la contraddizione si scioglie.

Più combustione per tutti.


In campagna elettorale, precisamente il 10 febbraio, Francesco Rocca, intervistato da Rai 3, dichiarò: “Lavorerò fianco a fianco col sindaco di Roma affinché si faccia il termovalorizzatore”. Dopo un po' di fuochi d'artificio funzionali alla campagna elettorale la nebbia demagogica si va diradando e Rocca riprende il filo del suo ragionamento, dicendo: “non daremo nessun filo da torcere a Gualtieri. Ho già avviato una interlocuzione con il sindaco sulla questione che rimane in sospeso e che riguarda la viabilità dell'ardeatina. Dovranno passare tra 1.600 e 1.800 mezzi al giorno su quella via: sono aspetti che verranno discussi. Non decidiamo noi sul termovalorizzatore, c'è una posizione politica di attesa di chiarimento e mi vedrò con Gualtieri nei prossimi giorni: mi ha detto che ha già valutato l'aspetto dell'ardeatina e io voglio essere ottimista. Non voglio dire dei no pregiudiziali, se c'è una buona soluzione non vedo motivo per non percorrerla”.

Via ardeatina, particolare

Ricapitolando: i dubbi di Rocca non sono sull'ambiente e la qualità della vita ma sulla viabilità. Una “buona soluzione” può essere, almeno a vedere le posizioni di partenza, quella di svolgere lavori stradali in aggiunta al termovalorizzatore.

Saranno contenti, almeno lo spero, i pendolari che vanno in macchina da Roma alla zona industriale di Santa Palomba. O i residenti di Ardea diretti alla capitale. Ancora più contente le lucciole che esercitano la professione sull'arteria stradale, che vedranno aumentare la potenziale clientela. Sempre che, le signorine, tra i fumi dell'inceneritore e i tubi di scappamento dei camion, che, ripetiamo, lo stesso Rocca stima tra i 1.600 e 1.800 al giorno, riescano a respirare.

Regione Lazio potrebbe intervenire con una distribuzione gratuita di maschere antigas ... ma questa è solo una mia idea.

Mario Michele Pascale



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