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FIGLI, FIGLIASTRI (E CONVIVENTI) NEI CONTRIBUTI PER L'ESTATE ROMANA di Mario Michele Pascale

Dopo l'erogazione dei fondi al piccolo cinema America, ad animare l'estate del Campidoglio arriva il caso Chiasma. Molti i dubbi sollevati a fronte di risposte decisamente evasive. I dubbi restano, tanto che, ad occuparsi della vicenda, sarà l'Anac
Estate romana

La domanda di fondo è: può far parte di una commissione che assegna risorse pubbliche attraverso un bando il convivente di chi quei fondi se li aggiudica? La risposta, secondo la legge, è un secco "no". Eppure a Roma, approfittando dell'informalità dei rapporti e nascondendosi dietro la privacy e tra le pieghe dei cavilli giuridici, potrebbe essere accaduto proprio questo.


LA DENUNCIA DI STEFANO ERBAGGI

La denuncia parte dal consigliere comunale di Fratelli d’Italia Stefano Erbaggi, il quale fa presente che, all’interno della commissione di valutazione delle proposte per l'estate romana era stato inserito Paolo Ruffini, 62 anni, funzionario del dipartimento Cultura del Campidoglio.

Coma da legge Ruffini ha dichiarato l’insussistenza di situazioni di incompatibilità e conflitto di interesse. Ma qualcosa stonava nella graduiatoria finale. Tra i beneficiari figurava l’associazione di danza Chiasma, beneficiaria di ben 40.000 euro, con il progetto “Interazioni-Festival”.

Chiasma è presieduta da Salvatore Lombardo, performer e regista. Il consigliere Erbaggi fa notare come “i due vivrebbero insieme. Se fosse accertato, sarebbe gravissimo, abbastanza da mettere a rischio le attività in programma per l’estate con danno enorme alla città”.

citofono Chiasma
Il famigerato citofono

A testimoniarlo una immagine (che noi riportiamo e che è stata ripresa dalla testata www.opinione.it) che inquadra la pulsantiera di un citofono con il cognome dei due in evidenza. Accanto, attaccato con un adesivo, il nome dell'associazione.

Per meglio sapere, il consigliere di Fratelli d'Italia ha scritto agli uffici. Il testo dell'interrogazione chiedeva di "verificare l’eventuale incompatibilità”. La risposta degli uffici è stata: “Ruffini ha fornito il proprio certificato storico anagrafico da cui si evince che non ha mai risieduto presso l’immobile”.Leggi: il funzionario non aveva la residenza ufficialmente in quella casa. Ma vi domiciliava insieme al Lombardi? La domanda è stata aggirata, non grammaticalmente, ma concettualmente. Siamo nuovamente al punto di partenza. Erbaggi, dichiaratosi non soddisfatto, ha girato l'incartamento all'Anac, che ora si occuperà della vicenda.

Nel frattempo, sul famoso citofono, secondo quanto riportato dalla testata "Il foglio", il cognome Ruffini è stato rimosso. Adesso su di una targhetta di metallo nuova di zecca ci sono solo il cognome di Lombardo e il nome dell’associazione Chiasma.


LA CULTURA COME "MANIPOLO DI POCHI ELETTI". LA DENUNCIA DI FABRIZIO SANTORI

Nel frattempo il clima si fa incandescente. Si fa avanti anche il capogruppo della Lega in aula Giulio Cesare, Fabrizio Santori: "abbiamo domandato ulteriori accertamenti per l'avvio immediato di un procedimento di verifica sulla regolarità dell'istruttoria che ha determinato i vincitori del bando "Estate romana 2023 - 2024", e sui criteri di scelta dei componenti della commissione incaricata di valutare le proposte progettuali, considerato che uno di costoro convive con chi vince il bando. Su tutto questo siamo ancora in attesa di puntuali risposte".

"Emerge che chi decide conviva con chi vince il bando, e poi che alcune associazioni abbiano partecipato con più progetti invece che con uno solo. Appaiono nomi diversi, ma dietro ci sono gli stessi responsabili e amministratori. E non manca chi si è pure 'dimenticato' di pagare la sanzione per occupazione abusiva e dovrebbe quindi essere escluso da una gara che impegna la pubblica amministrazione a offrire spazi, denaro, agevolazioni e sconti per l'estate nella Capitale", continua Santori. "Chiediamo anche di sapere se, visto quanto risulta, l'amministrazione agirà in autotutela per revocare il bando. Molti artisti e molte associazioni tagliati fuori dalla kermesse protestano a gran voce, inascoltati da settimane. Gualtieri intervenga e metta fine a dubbi e incertezze: spazzi il campo dalla "cultura" ridotta a manipolo di pochi eletti, geniali personaggi, forse taluni, ma di numerosi dei quali si farebbe volentieri a meno", conclude il capogruppo della Lega.


LA CULTURA PUO' ESSERE DOMINATA DALL'INGORDIGIA DEI POCHI?

Dopo il caso del piccolo cinema America, che ha ricevuto fondi dopo una mini occupazione dell'ufficio del sindaco, evento che ha messo in forte imbarazzo la stessa maggioranza di governo della città, il caso Chiasma getta una luce perversa sul rapporto tra associazioni, politica e parte amministrativa del comune di Roma. In cui la gestione della cultura è un settore importante della vita cittadina e intorno al quale gravitano molti interessi, taluni legittimi, ispirati dalla volontà di concorrere al bene comune attraverso l'elevazione culturale dei cittadini. Altri che sono solo la proiezione dell'ego e dell'ingordigia di pochi, ego ed ingordigia che fanno a botte, se non con la lettera, con l'essenza delle pari opportunità che dovrebbero essere garantiti da un bando pubblico.

Registriamo, in merito alla vicenda, l'assoluto silenzio del sindaco Roberto Gualtieri.


La nostra speranza è che laddove gli uffici comunali non siano stati in grado di andare oltre il bizantinismo della lingua burocratica, l'Anac sia in grado di fare chiarezza.

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